Quanto darei per sapere come ci si sente pienamente sicuri di sè. Miss Mondo o Miss Universo devono avere una vita talmente semplice che non vale neppure la pena chiamarla vita... Vabbé, forse esagero, però rimane il fatto che essere perfetti deve fornire una beatitudine tale da rendere rosea qualsiasi situazione. Guardavo Breaking Amish qualche giorno fa e mi dicevo: quant'è fortunata Kate. E' alta un metro e 76 e pesa 51 chili: il mondo per lei ha tracciato una scorciatoia e le ha pure reso meno faticoso il tragitto, per quanto già semplificato. Basta qualche decina di cm a fare la differenza tra sicurezza e insicurezza. Per cui io che di cm ne ho solo 160 devo sentirmi per qualche ragione inferiore alla maggior parte delle mie coetanee. Certo mi consolo pensando: lei è alta ma senza forme, io sono 90, 60, 86... io ho questo, lei non ha quello... ma rimane il fatto che ciò che ho non basta mai a farmi sentire sicura di me al 100 per cento. E mi chiedo perché. Perché non mi piace il sorriso? Solo perché ho la bocca piccola e lo spazio fra i denti? Non mi bastano le fotomodelle che ostentano la mia stessa caratteristica? No, perché mi sembra sempre che loro se lo possano permettere e io no. Perché in un certo senso io i difetti li subisco più di altri. Perlomeno è questa la mia impressione. E così per altre mille caratteristiche: mi dico "dovrei essere così, dovrei essere colì..." Dimentico i lati positivi, mi concentro su ciò che non è come lo vorrei. Mi intimidisco sempre più... Poi qualcuno mi fa notare come siano infondati tutti i miei complessi e per qualche giorno sono felice. Non mi dispiacciono gli sguardi per strada e non evito di incrociarne, non mi nascondo più e mi sembra anzi folle averlo fatto. Non sono forse bella? I giorni sono più leggeri, la timidezza si trasforma in sicurezza, il senso d'inferiorità in superiorità... Lo specchio mi sorride, la gente pure.
E poi... puffff. Rimasta sola, dimentico i complimenti e mi sento la persona più brutta e insicura di questo mondo. Da un estremo all'altro: non è naturale. Non si può passare dall'essere al top all'essere dieci metri sotto terra. Ma succede a tutte o solo a me? é come se la mia bellezza non mi bastasse mai. Come se dovessi sempre dare di più per aumentare la mia sicurezza, per tenerla in piedi. E allora potenzio il trucco, dimagrisco di qualche chilo, mi faccio crescere i capelli e le unghie, indosso vestiti più aderenti. Ma dentro rimango la stessa ragazza insicura che prova fastidio ad essere guardata e considerata "fi.ga" ma che al contempo non ne può fare a meno... se vuole conservare un minimo di autostima. L'alternativa sarebbe vestirsi di felponi, tagliarsi i capelli e non truccarsi più per passare proprio inosservata per strada: e l'ho già fatto. Ma non è durato tanto: sicurezza e insicurezza oscillano costantemente senza concedermi tregua. Passo dal sentirmi la persona meno fotogenica di questo mondo a fantasticare, nei giorni "buoni", su quanto possa essere divertente fare la fotomodella. Ma non penso le fotomodelle abbiano simili complessi. Ecco perché invidio l'ex-amish Kate: lei non si immedesimerebbe mai in ciò che ho scritto, perché la sua bellezza la rende forte e felice. E io voglio questo: forza e felicità. Ma la bellezza è uno degli strumenti necessari.